Lesione della Cuffia dei Rotatori

La lesione della cuffia dei rotatori rappresenta una delle cause più frequenti di dolore alla spalla, interessando una struttura anatomica fondamentale per la stabilità e la funzionalità dell'articolazione. La cuffia dei rotatori è costituita da quattro muscoli (sovraspinato, sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo) e dai relativi tendini che avvolgono la testa dell'omero e si inseriscono su di essa, formando un manicotto funzionale che garantisce sia la mobilità che la stabilità dinamica dell'articolazione gleno-omerale.

Cause

Questa condizione può svilupparsi attraverso diverse modalità patogenetiche: il meccanismo traumatico acuto, come una caduta sul braccio esteso o un sollevamento improvviso di un peso eccessivo, può determinare la rottura parziale o completa di uno o più tendini; il processo degenerativo cronico, tipico dell'invecchiamento, causa un progressivo assottigliamento e indebolimento dei tendini, predisponendoli a lesioni anche con traumi minimi; il conflitto subacromiale, dovuto alla ripetuta compressione dei tendini della cuffia contro l'arco coraco-acromiale durante i movimenti di elevazione del braccio, porta a microtraumi cumulativi e infiammazione persistente, particolarmente nei soggetti che svolgono attività lavorative o sportive con movimenti ripetitivi sopra la testa (lanciatori, nuotatori, pittori, imbianchini). Fattori anatomici individuali, come la forma dell'acromion o alterazioni posturali, possono aggravare questo processo patologico.

Sintomi

I sintomi della lesione della cuffia dei rotatori variano a seconda dell'entità e della localizzazione del danno. Il dolore, generalmente localizzato nella regione anterolaterale della spalla, tende ad accentuarsi durante i movimenti di abduzione e rotazione esterna, e frequentemente peggiora durante la notte, interferendo con il sonno quando il paziente si sdraia sul lato interessato. È tipica la presenza di un "arco doloroso" durante l'abduzione del braccio, con dolore massimo tra i 60 e i 120 gradi di elevazione. Nelle lesioni complete si manifesta debolezza muscolare significativa, con difficoltà o impossibilità a mantenere il braccio sollevato contro resistenza o a compiere specifici movimenti a seconda del tendine coinvolto. Con il progredire della patologia, si assiste a una progressiva limitazione funzionale, con riduzione sia dei movimenti attivi che passivi e, nei casi più gravi, può svilupparsi una vera e propria "spalla congelata" secondaria all'immobilizzazione prolungata.

Trattamento

Il trattamento della lesione della cuffia dei rotatori segue un approccio progressivo basato sulla gravità della lesione e sull'età del paziente. Nella fase acuta iniziale, il trattamento conservativo prevede riposo funzionale relativo, terapia antinfiammatoria e un programma riabilitativo mirato al controllo del dolore e al recupero della mobilità articolare. Nella seconda fase, si implementa un progressivo rinforzo muscolare finalizzato al ripristino del corretto pattern di movimento della spalla, con particolare attenzione alla prevenzione di alterazioni del ritmo scapolo-omerale, attraverso esercizi specifici per gli stabilizzatori della scapola. Nelle lesioni complete o nelle lesioni parziali estese che non rispondono al trattamento conservativo dopo 3-6 mesi, può essere indicato l'intervento chirurgico di riparazione artroscopica o a cielo aperto, seguito da un protocollo riabilitativo specifico della durata di 4-6 mesi.